La Luna è sveglia
cortometraggio
scheda
 

PREMIO MIGLIOR CORTOMETRAGGIO "IMMIGRAZIONE" al CORTO E CULTURA FILM FESTIVAL

PREMIO MIGLIOR ATTRICE a NADIA KIBOUT al CORTO E CULTURA FILM FESTIVAL

PREMIO GIOVANI al festival OFFICINEMA

Regia Lorenzo Sepalone
Con Totò Onnis e Nadia Kibout
Soggetto e Sceneggiatura Lorenzo Sepalone
Direttore della fotografia Ugo Lo Pinto
Montaggio Mirko Virgili
Musiche originali Alessandro Pipino

Aiuto regista Emanuele Pisano
Fonico di presa diretta Stefano Sabatini
Sound Design e Mix Federico Tummolo
Costumi Angela Tomasicchio
Scenografia Maria Grazia De Rosa
Trucco Arianna Lumare
Segretaria di edizione Silvia Scarpello
Assistente operatore Salvatore Landi
Acconciature Dora Grilli
Fotografo di scena Mimmo Brunetti
Progetti Grafici Marco Cinquepalmi
Direttore di Produzione Lorenzo Sepalone
Ispettore di Produzione Marco Adabbo
Segretario di Produzione Ciro Zizzo

e con Maddalena Zoppoli, Isabella Ragno,
Pietro Manigrasso, Grazia Rainone,
Lorenzo Sepalone, Anna Laura Cuttano

Una Produzione
Movimento ArteLuna
con il sostegno dell'Apulia Film Commission
e con il patrocinio della Provincia di Foggia

Italia 2012 - HD Colore - 15 minuti

Trama
In una notte Raul, cantautore dimenticato dal grande pubblico, e Laura, prostituta di origini africane, si incontrano.


FESTIVAL, RASSEGNE E PROIEZIONI

2012 – Première - Foggia (10 dicembre 2012)
2012 – Festa del Cinema - Gravina in Puglia (Bari)
2013 – Festival del cinema indipendente – Foggia
2013 – Festival del cinema europeo (Evento Speciale “Puglia Show”) - Lecce
2013 – Food, Wine e Film – Rimini
2013 – Festa del corto – Goia del Colle (Bari)
2013 – CaffèCorto – Roma
2013 – Corto e Cultura – Manfredonia (Foggia)
PREMIO MIGLIOR CORTOMETRAGGIO "IMMIGRAZIONE"
PREMIO MIGLIORE ATTRICE A NADIA KIBOUT
2013 – IdeaCorto – Santa Maria del Cedro (Cosenza)
2013 – Corto Biologico Film Fest – Castel Volturno (Caserta)
2013 – Officinema – Rocchetta Sant’Antonio (Foggia)
PREMIO GIOVANI
2013 – Notte bianca del Cinema e della Letteratura – Mola di Bari (Bari)
2013 – Film Festival di Ghedi – Ghedi (Brescia)
2013 – Intimalente – Caserta
2013 – Corto Raggio – Cosenza
2014 – Provo Cult Clab – San Giovanni Rotondo (Foggia)
2014 – MOC Maestranze d’origine controllata – Foggia
2014 – Cinema Show – Foggia
2015 – Laboratorio Cinema Cgil Auser – Foggia
2015 – Circolo del cinema Dino Risi – Trani


FOTO
(clicca sulle foto per ingrandirle)

Nadia Kibout (Attrice Protagonista) Lorenzo Sepalone (Regista e Sceneggiatore) Nadia Kibout (Attrice Protagonista) Silvia Scarpello (Segretaria di edizione), Lorenzo Sepalone (Regista e Sceneggiatore) e Arianna Lumare (Truccatrice)
       
Isabella Ragno (Attrice) Nadia Kibout (Attrice Protagonista) Lorenzo Sepalone (Regista e Sceneggiatore) Nadia Kibout (Attrice Protagonista)
       
Set Totò Onnis (Attore Protagonista) Maddalena Zoppoli (Attrice) Totò Onnis (Attore Protagonista)
       
Ugo Lo Pinto (Direttore della fotografia) e Lorenzo Sepalone (Regista e Sceneggiatore) Ugo Lo Pinto (Direttore della fotografia) e Lorenzo Sepalone (Regista e Sceneggiatore) Emanuele Pisano (Aiuto Regista) Grazia Rainone (Attrice)
   
Ugo Lo Pinto (Direttore della fotografia) Pietro Manigrasso (Attore) Lorenzo Sepalone (Regista e Sceneggiatore) Lorenzo Sepalone (Regista e Sceneggiatore) e Silvia Scarpello (Segretaria di edizione)
       
Pietro Manigrasso (Attore) e Grazia Rainone (Attrice) Totò Onnis (Attore Protagonista) Cast "La Luna è sveglia" Il regista e le donne del set

Per il suo ultimo film Lorenzo Sepalone ha scelto di cimentarsi con uno dei topos più praticati ma anche più arditi della letteratura, della musica, del cinema: la luna. Il risultato è un piccolo capolavoro (preciso: “piccolo”, ma solo perché dura quindici minuti), che certifica non soltanto la raggiunta maturità di quest’autore pugliese che può aspirare a grandi ribalte, ma anche la prorompente vitalità del cinema d’autore italiano. La storia è profondamente realista, la sceneggiatura riesce a conferirle un valore universale. Il finale è tra le cose migliori che mi sia capitato di vedere, in anni di frequentazione di sale di cinema d’essai e indipendente. Ho voluto vedere e rivedere e rivedere ancora La Luna è sveglia prima di riuscire a scriverne, ogni volta ricavandone emozioni non provate prima.
Certi film ti entrano dentro e non ti lasciano più.
(LETTERE MERIDIANE - GEPPE INSERRA)

Intimista e profondo, La Luna è sveglia è un cortometraggio di una maturità e professionalità straordinaria, ancora di più se si pensa alla giovanissima età del suo regista. Bravissimi i due protagonisti, professionisti del cinema italiano ed europeo, le cui espressioni sono esaltate da profondi primi piani, sapienti movimenti di macchina e da un’intensa fotografia ricca di colori caldi che accentuano l’intimismo della situazione e del contesto temporale. Molto coraggiosa anche la scelta del tema della prostituzione sul quale Sepalone indugia non poco con immagini inusuali per un cortometraggio. Infine sono sicuramente da citare anche le musiche originali di Alessandro Pipino, polistrumentista dei Radiodervish che, con Lorenzo Sepalone, ha anche composto la commovente canzone omonima che chiude il cortometraggio. (CINEMIO)

Lorenzo Sepalone ha appena 23 anni ed è già capace di raccontarci una storia da adulti, amara e complessa, senza scadere in cesure moralistiche, senza schierarsi dalla parte di nessuno: come la luna, osserva e fa luce. Forse per questa sua maturità di sguardo Totò Onnis lo ha definito ironicamente “un giovane regista di 60 anni”, coraggioso e attento, un regista che ha saputo coinvolgere in questo progetto un cast di professionisti nazionali e internazionali. Pregio del film è anche quello di saper raccontare senza dire affidando alle immagini e all’espressività delle inquadrature il completo svolgersi della storia: i dialoghi sono pochi, misurati, intelligenti, la storia è altrove. (INDIPENDENTI DAL CINEMA)

La Luna è sveglia ha atmosfere inusuali ed al limite dell’onirico, grazie ad una suggestiva fotografia ed all’uso attento della macchina da presa e del montaggio. (TUTTO DIGITALE)

Quindici ma intensi minuti attraverso i quali si snodano storia, interrogativi, dettagli, parole pesate e silenzi che parlano più delle parole. Sepalone, grazie ad un’accurata fotografia, rende ogni momento ricco di significato, con ritmi che ne permettono la scansione e l’interpretazione. Ed «interpretazione» è il comune denominatore dello spettatore, al quale Sepalone consegna il mini film come un libro bianco, le cui pagine ciascuno di noi può riempire di quello che osserva, delle sensazioni che ne ricava, di quello che gli resta dentro. (LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO)

C'è una simbologia chiara nel lavoro di Sepalone che visivamente (grazie all’ottima fotografia di Ugo Lo Pinto), ma non concettualmente, oppone il bianco al nero, la luce all’ombra, la donna “angelicata” a quella “maledetta”, e quindi il bene al male. Nel cortometraggio, girato con una maestria tecnica notevole per un 22enne, scorgiamo infatti Yin e Yang, purezza e ambiguità che si fondono senza giudizi morali. (DAUNIA NEWS)

La notte, forse la vera protagonista del cortometraggio del regista foggiano Lorenzo Sepalone che con maestria è riuscito a far parlare poco i personaggi verbalmente, ma li ha fatti raccontare e 'spogliare' nell'anima con le immagini. Riprese esterne quasi assenti, musiche suggestive, emozioni, immagini che raccontano lo spaccato della vita dei protagonisti, un finale che lascia lo spettatore con gli occhi lucidi incollato allo schermo, con la canzone 'La luna è sveglia' scritta dallo stesso Lorenzo Sepalone e magistralmente arrangiata da Alessandro Pipino che ha curato le musiche di tutto il cortometraggio. Definirlo cortometraggio è davvero molto riduttivo, le sensazioni, le emozioni e i pensieri vagano molto più della durata dello sceneggiato. (LA VOCE DEL SUD)

Si tratta di quindici minuti di cinema intenso e, soprattutto, tale da essere interpretato in tanti modi dallo spettatore. Il film è la rappresentazione di una comunicazione sempre meno fondata sulle parole e sempre più marcata sui segni: nei dettagli delle inquadrature di Sepalone se ne colgono tanti, nulla è lasciato al caso, ma tutto è sempre lasciato all’interpretazione dello spettatore. Perché corto sarà anche il tempo, ma lunga è la visione di chi, come Lorenzo Sepalone, riesce a raccontare, in pochi minuti, un mondo, il suo, il nostro, così profondo. (IL GIORNALE DI TRANI)

Un corto che, dopo la fine, viene voglia di rivedere per gustare meglio altri particolari magari tralasciati e che, anche ai non addetti ai lavori, lascia intuire quale straordinario futuro abbia davanti questo giovane regista della nostra terra. (FOGGIA CITTÀ APERTA)

Le opere di Sepalone hanno sempre un intento profondo, quello di comunicare un messaggio ai suoi spettatori. Un invito mai banale alla riflessione, che generalmente si dipana, come la trama di questo lavoro, interamente di notte. (GAZZETTAWEB)

La Luna è sveglia: un film di rara suggestione espressiva e di raffinata poesia, nonché di grande qualità artistica e produttiva.
(FESTIVAL DEL CINEMA INDIPENDENTE DI FOGGIA)

In quindici minuti di proiezione si manifesta per intero la grande capacità introspettiva di Lorenzo Sepalone e la sua abilità di affidare alle immagini tutta una serie di segnali in chiave intimistica ma anche sociologica esaltati dalla recitazione ispirata di Onnis e della Kibout. Tante sono le suggestioni che il «corto» riesce a regalare, soprattutto legate alla riprese esclusivamente notturne, alle musiche ed all’originale montaggio delle scene. (IL PROVINCIALE)

Opera corale che richiama alla memoria echi Altmaniani, è un film di personaggi più che di vicende. Supportato da un'ottima colonna sonora e da attori secondari tutti perfettamente in ruolo. Compatto e crepuscolare, qualche volta contemplativo ci racconta di cosa c'è dietro le scelte di una prostituta di origini africane: tanto amore. Il tono discreto e partecipe di questo lavoro prova a far cadere pregiudizi su una delle tante facce dell'immigrazione: la prostituzione.
(PREMIO MIGLIOR CORTOMETRAGGIO "IMMIGRAZIONE" - "CORTO E CULTURA" - MANFREDONIA - 2013)

La vita può essere crudele, specie con chi, lontano da casa è costretto a lottare con la natura e con chi non vuole capire.
Nadia Kibout tratteggia un personaggio grave senza cadute nel patetico e con una forza che trascina lo spettatore per tutto il film. Nicholas Ray diceva che il cinema si fa con gli occhi e non con le parole: Kibout ne è la conferma, perfetta nel suo ruolo e nel supporto alla vicenda principale del cantante. (PREMIO MIGLIOR ATTRICE - "CORTO E CULTURA" - MANFREDONIA - 2013)

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